17/08/2023
Spiritualità sinodale
Umiltà, ascolto, misericordia, perdono, grazia, Spirito santo, conversione, bellezza, ecumenismo, discernimento... sono alcune tematiche che la Commissione di spiritualità sviluppa nel suo documento.

17/08/2023
Umiltà, ascolto, misericordia, perdono, grazia, Spirito santo, conversione, bellezza, ecumenismo, discernimento... sono alcune tematiche che la Commissione di spiritualità sviluppa nel suo documento.
Uno dei tratti importanti che emergono per la nostra attuale comprensione è la consapevolezza che la sinodalità non è solo una teologia, ma una pratica spirituale. Siamo quindi invitati a esplorare cosa possa significare una spiritualità per la sinodalità e perché essa costituisca una risorsa profonda per la vita ecclesiale, la comprensione e la riflessione teologica. Essere cristiani significa avere una “vocazione sinodale”, e questa cresce attraverso una vita spirituale.
Da questa comprensione della sinodalità, possiamo vedere che una spiritualità sinodale è uno stile di vita o una prassi che integra e rende concreti i tre elementi chiave della comunione, della partecipazione e della missione ...
Il punto di ingresso è sempre cogliere il nostro “essere situati”: questo comincia sempre alla presenza di Dio, dell’azione redentrice di Dio in Cristo e dell’effusione dello Spirito santo. Ogni vita e ogni storia sono il campo dell’azione amorevole e redentrice di Dio che fonda la dignità e la vocazione di ogni essere umano e ci colloca con tutta la vita della creazione. È dentro questa prospettiva che giungiamo a riconoscere il nostro bisogno personale ed ecclesiale di perdono e di metanoia/conversione; il riconoscimento delle nostre lacerazioni e delle nostre vulnerabilità; la nostra crescita nell’umiltà di confessare la verità; l’apertura al nostro bisogno della grazia di Dio.
La sinodalità è un processo di riflessione che cerca di essere attento alle realtà del nostro tempo e ai desideri espressi nei complessi movimenti della cultura umana. Nel partecipare a ciò, la sinodalità cerca di discernere dove lo Spirito santo è attivo nella storia e chiama la chiesa a una più profonda metanoia e apertura ai bisogni e agli aneliti dell’umanità per la pace e la grazia di Cristo.
(dal documento Per una spiritualità della sinodalità della Commissione di spiritualità)
Ascoltare, accogliere, relazioni, celebrare, comunicazione, condividere, dialogo, casa, passaggi di vita e metodo sono i dieci nuclei attorno a cui sono state organizzate le riflessioni emerse dalle sintesi diocesane: non si tratta di categorie astratte, predeterminate, ma di modalità per agganciare, raccogliere e presentare l’esperienza vissuta del camminare insieme delle chiese in Italia, nelle loro articolazioni e specificità ...
Ogni nucleo va inteso come una dimensione, una declinazione o un ambito del camminare insieme. In questo senso, i dieci nuclei non sono alternativi, ma complementari. La loro pluralità non rappresenta un limite da superare, attraverso un’operazione di omogeneizzazione o di gerarchizzazione, ma contribuisce a custodire il fondamentale pluralismo dell’esperienza delle chiese in Italia, con tutta la varietà di accenti e sensibilità da cui sono attraversate e di cui sono portatrici.
(dal documento Sintesi nazionale della fase diocesana della CEI)
A cura di Comunità monastica di Bose
2002, 107 pp.
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