Redazione 02/08/2021
Sull’erba rossa o azzurra
I campi di colore stesi da Nicolas de Staël con vigore e velocità segnano il movimento degli atleti e mescolano astrattismo e figurazione. Pochi lo compresero. Picasso capì la forza di quei dipinti.
Redazione 02/08/2021
I campi di colore stesi da Nicolas de Staël con vigore e velocità segnano il movimento degli atleti e mescolano astrattismo e figurazione. Pochi lo compresero. Picasso capì la forza di quei dipinti.
Come ogni cammino trova la propria meta oltre sé stesso, così la meta del tuo cammino da giovane è la vita adulta, il cammino da uomo adulto, il cammino da donna adulta.
Questo percorso oltre sé stesso sarà quello che intraprende Nicolas de Staël nel dipingere questa serie di quadri dedicati ai giocatori di calcio.
L’anno 1952 si è aperto con una delusione: la mostra che de Staël ha tenuto in una Galleria di Londra è stata un fiasco e questa delusione lo fa dubitare della strada che ha intrapreso.
Il 26 marzo del 1952, a Parigi, allo stadio del Parc des Princes, si gioca un’amichevole tra Francia e Svezia. Dopo un primo tempo piuttosto fiacco, la Svezia vince per 1-0.
Il pittore è presente quella sera allo stadio Parc des Princes e uscirà dallo stadio tenendo negli occhi la gioia dei colori delle maglie e il dinamismo dei movimenti dei giocatori.
Il suo entusiasmo per la partita si riflette nella lettera che scrisse il 10 aprile 1952 a un suo amico, il poeta René Char:
Tra cielo e terra, sull’erba rossa o azzurra, una tonnellata di muscoli svolazza in mezzo all’oblio di sé con tutta la presenza che richiede. Che gioia! René, che gioia!.
Passa la notte a dipingere nel suo studio, iniziando una serie di piccoli schizzi che diventeranno Les Footballeurs, soggetto che tratta con colori molto vividi in più di quindici dipinti che variano dal piccolo al grande formato. In questi dipinti de Staël si dedica interamente alla sua passione per i colori e il movimento. Il clou di questo lavoro, dopo quella notte trascorsa sui bozzetti dei calciatori, appare dopo una settimana. Fu il dipinto dal titolo Le Parc des Princes, che divenne oggetto di forti critiche da parte dei pittori a lui contemporanei.
Con questo quadro de Staël scava un fossato che i suoi colleghi non sono disposti a oltrepassare. Viene accusato di aver abbandonato l’astrazione per dedicarsi al figurativo.
Pochi comprendono che i campi di colore stesi con vigore e velocità a segnare il movimento degli atleti in realtà mescolano proprio astrattismo e figurazione. Picasso capì subito la forza di questi dipinti. De Staël incontrò Pablo Picasso, che si dice abbia detto: “Prenez-moi dans vos bras” (“Prendimi tra le tue braccia!”). De Staël era una figura visivamente sorprendente, e il rispetto di Picasso mostra quanto impressionante fosse stato l’impatto di questa serie di dipinti.
Un passaggio per lui fondamentale che segnerà per sempre la sua produzione artistica, la sua maturità visiva, così come afferma don Armando Matteo rispetto alla giovinezza, passaggio fondamentale e necessario verso la vita adulta.
In questi mesi di festeggiamento per la vincita agli Europei di calcio è interessante anche notare come l’effetto schematico e cromatico de Les Footballeurs si possa accostare all’insegna di Italia ’90 conosciuta come “Ciao!”. Quel mondiale non fu memorabile per l’Italia, ma dal punto di vista visivo per la prima volta il simbolo di una manifestazione sportiva non era un pupazzetto, ma un elemento puramente grafico ed essenziale.