Per la prima volta in italiano vengono pubblicate le venti lettere di Antonio il Grande trasmesseci dalla tradizione araba. Vi emerge la figura di un uomo che è vangelo vivente e splendente, capace di attirare a sé discepoli e di generarli a Cristo, e si avverte la presenza dello Spirito che, quando pone la sua dimora nel credente, gli infonde “notte e giorno una gioia celeste tale che, pur essendo ancora nel corpo, questi sarà come chi è nel Regno”.
A cura di Matta el Meskin
1999, 232 pp.
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