L’interpretazione di Rashi al Cantico dei cantici assume un punto di vista esilico: Israele si trova lontano dallo sposo, vive nella nostalgia dell’amore di un tempo, anela al ricongiungimento. Rashi interpreta il Cantico alla luce di una nozione negativa: la vedovanza. Ma si tratta della vedovanza di un marito vivente e capace di riannodare i fili di una storia d’amore apparentemente spezzata.
A cura e con la traduzione di Alberto Mello
1997, 163 pp.
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