La bellezza si oppone al volgare, al banale, al superficiale… rinvia tanto all’estetica quanto all’etica. Quando l'autorità del vero e del bene vengono meno, ecco che resta solo la bellezza come risorsa per un nuovo inizio. Essa appartiene al mondo del finito, necessita del corpo per essere percepita, emerge all'improvviso con un movimento involontario e quasi sovversivo. La vera bellezza esercita un potere che non s'impone ma interpella...