Lo Spirito santo resta il grande sconosciuto della spiritualità cristiana occidentale.
Le sorprese dello Spirito si inseriscono nella sua fondamentale fedeltà: questa è la scoperta che ci presenta il panorama biblico, l’Antico e il Nuovo Testamento insieme, presi in esame attraverso un binocolo a due obiettivi, uno teologico-spirituale e uno della storia dell’arte.
Il Verbo e lo Spirito procedono simultaneamente dal Padre. Come concepire ed esprimere questo atto abissale da cui sboccia, tutta insieme, la Trinità? Siamo davanti al nucleo più intimo del mistero trinitario che si colloca al di là di ogni concetto e analogia umana, in cui Figlio e Spirito santo non vanno visti uno dopo l’altro, o uno accanto all’altro, ma “uno nell’altro”.
La vita cristiana o è vita nello Spirito, suscitata dallo Spirito e che attira lo Spirito, o non è tale.
Nel Vangelo secondo Giovanni lo Spirito è connesso all’immagine dell’acqua di vita e a quella speculare della sete, immagine che mette in relazione il desiderio profondo che abita ogni uomo con l’offerta di vita da parte di Gesù, vita presentata come acqua che disseta e vivifica.
La riforma concerne la vita personale del cristiano e quella comunitaria della chiesa nelle sue diverse dimensioni. È un dono da accogliere e un compito da realizzare.
Il soggetto della riforma è il Signore nella potenza dello Spirito santo: “Proprio colui che ti ha formato sarà il tuo riformatore” (Agostino). La Chiesa pellegrinante è chiamata da Cristo all’incessante riforma di cui essa stessa ha sempre bisogno.
La gioia è una caratteristica imprescindibile della vita cristiana; coglierne la centralità significa ridare un primato all’evangelo della grazia, al dono di Dio nel suo carattere di totale gratuità, indipendente da ogni opera, volontà o sforzo umano.
Nel dinamismo dello Spirito questa gioia può divenire una stabile dimensione del nostro cuore e sostenere la nostra umanità.
Come lo Spirito santo ha agito nella vita di Gesù? In che modo è stata la sua forza, “il suo compagno inseparabile”?
Meditando sull’azione dello Spirito nella vita terrena di Gesù di Nazaret, possiamo arrivare a cogliere come egli sia il Signore di ciascuno di noi, dunque come lo Spirito che ha guidato lui possa guidare, rafforzare, consolare anche noi, qui e ora, nel quotidiano delle nostre esistenze.