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ISBN: 8032275000036
2008
€ 16,00 € 12,80
01. Grande Kyrie 1’19”
02. Fuoco e luce 1’51”
03. Ascolta Israele 1’52”
04. Angelus Domini 2’20”
05. Beatitudini 2’01”
06. Padre nostro I 1’23”
07. Le sette parole di Gesù in croce 2’11”
08. Cantico delle quattro notti 3’07”
09. Cantico della resurrezione 2’17”
10. Cantico allo Spirito Consolatore 2’26”
11. Padre nostro II 1’20”
12. Cantico delle creature 3’06”
13. Cantico del monaco 3’16”
14. Dio vivente e santo 1’51”
15. Litanie dei santi 13’03”
16. Padre nostro III 1’28”
17. Te Deum 3’04”
18. Alleluja solenne 1’15”
19. Grande dossologia 0’55”
Totale 50’14”
PRESENTAZIONE
Confessiamo la gloria di Dio raccoglie alcuni dei canti polifonici eseguiti nella liturgia monastica ecumenica del Monastero di Bose. La loro tipologia è varia: vi sono tropari, Kyrie, Alleluja, inni, Padre nostro, cantici, litanie dei santi e dossologie. La loro funzione all’interno della liturgia è diversa: l’Alleluja solenne accompagna l’intronizzazione dell’Evangelario, funzione assolta nel tempo di Quaresima dal Grande Kyrie. L’inno Te Deum conclude le ufficiature delle feste maggiori. Le Litanie dei santi risuonano in particolare all’interno delle liturgie di professione monastica. Le Sette parole di Gesù in Croce sono il canto della preghiera dell’ora sesta il venerdì di Quaresima. Il Cantico delle quattro notti, il Cantico della resurrezione e il Cantico allo Spirito Consolatore sono eseguiti nel tempo pasquale. La Grande dossologia si alterna al canto del Gloria nelle celebrazioni eucaristiche domenicali. I tre diversi Padre nostro si alternano all’interno della preghiera del mattino, mentre gli altri canti accompagnano le liturgie nel corso dell’intero anno liturgico.
Sono divenuti canti alcuni tra i maggiori testi della tradizione spirituale cristiana, quali l’Angelus, il Cantico delle creature di san Francesco, il Cantico del monaco tratto dalla Regola di Benedetto. Il Cantico dello Spirito santo e Fuoco e luce sono ripresi dalla spiritualità orientale. Ad essi si aggiungono l’Ascolta Israele, preghiera ebraica per eccellenza e il Cantico delle quattro notti della tradizione targumica.

Justo L. González
Insegnaci a pregare
Questa "preghiera modello" ci ricorda le cose per le quali pregare e dà forma alle nostre richieste secondo la volontà di Dio: "Il Padre nostro – afferma Tommaso d'Aquino – non costituisce soltanto una regola per le nostre suppliche, ma è anche una guida per tutti i nostri sentimenti".

Domenico Ciardi
Ognuno tenta una vita

Lisa Cremaschi
Imparare a pregare alla scuola dei padri

Gérard Delteil
Al di là del silenzio
Al di là del silenzio, la possibile riscoperta di un Dio irriducibilmente altro che si ritrae per lasciare tutto lo spazio all'uomo. Appello per la chiesa a riscoprire in questo Dio silenzioso la fonte di una rinnovata parola profetica.

Elisa Zamboni
Memoria e speranza vissute con gratitudine
La fede non ci assicura l’eliminazione delle sofferenze, ma ci permette di viverle con uno sguardo diverso, che sa fare memoria dell’origine, di quell’amore preveniente che non viene meno.

Segno di unità
Viene qui offerta, per la prima volta in lingua italiana, una panoramica esaustiva dei più antichi testi anaforici, per mettere a disposizione di tutti un tesoro nel quale è contenuto e custodito tutto l’essenziale della nostra fede.

Luciano Manicardi
I salmi: vivere davanti a Dio
E la preghiera, alla scuola dei salmi, appare essere un pensare, un leggere e un dire la propria vita davanti a Dio.

Nersēs Šnorhali
Con fede ti confesso
La sua grande preghiera in ventiquattro strofe, qui tradotta con testo originale a fronte e accompagnata da un commento esegetico e spirituale, è stata per secoli il manuale di orazione del popolo armeno.
Composta con un ritmo poetico intenso, è accorata preghiera in cui si intrecciano riferimenti biblici, liturgici e teologici.

Isacco di Ninive
Discorsi ascetici. Prima collezione
La Prima collezione, qui tradotta per la prima volta integralmente in italiano dall’originale siriaco, ha conosciuto una fama eccezionale fin dall’antichità.
Il suo insegnamento semplice e profondo ha affascinato lettori di ogni tempo e di ogni condizione, tra cui intellettuali della levatura di Dostoevskij.

Aa.Vv.
L’altare
Quello dell’altare resta un cantiere aperto, alla costante ricerca di un equilibrio fra letture teologiche, secolari trasformazioni artistico-architettoniche, necessità di adattamenti e ricerche di nuove interpretazioni.

Anne Lécu
Creature tutte, benedite il Signore

Luigino Bruni
L’anima e la cetra
I salmi parlano di noi, di loro, di lui, di me, di te. Sono un guado notturno di un fiume, un combattimento che non lascia mai indenni: segnano, in-segnano, feriscono, benedicono. Allargano l’orizzonte del nostro sguardo e affondano ogni immagine falsa di Dio.
Sull’arca del Salterio c’è posto per tutti, veramente tutti, per quelli “per-bene” e quelli “per-male”.