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Brano MP3
ISBN 8032275000357
2023, 2 ore 14 min., 92MB
€ 5,00 -
CD con file MP3
ISBN 8032275013623
2023
€ 20,00
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La parola può tanto definire, includere e identificare quanto stigmatizzare ed escludere, esercitando così un potere il cui effetto può essere, a seconda dei casi, dei contesti e delle intenzioni, generativo o distruttivo.
Viviamo in una società sempre più complessa e difficile da comprendere, che esalta il punto di vista individuale e fornisce ampie possibilità di espressione: se da un lato questo permette a tante persone e categorie una presa di parola fino a poco tempo fa impensabile, dall’altro accresce le dissonanze e può provocare un senso di disagio quasi istintivo: l’essere umano è costitutivamente attratto dai suoi simili e tende a rifuggire la diversità.
Di fronte a questa realtà complessa, le parole non hanno certo il potere di modificarla; hanno però quello di plasmare la percezione che ne abbiamo, ad esempio riproducendo il nostro punto di vista fino a farci rinchiudere in una visione parziale con l’illusione che sia l’unica vera e totale, o trasmettendo in modo più o meno esplicito una divisione tra un “noi” più che roseo e un “loro” verso cui indirizzare disprezzo e odio.
Nei nostri giorni, termini come fake news e hate speech sono molto diffusi; tuttavia in un contesto in cui il “villaggio” globale profetizzato da Marshall McLuhan somiglia più a una serie infinita di villette a schiera circondate da mura altissime e invalicabili, rischiamo di applicarli ad altri senza renderci conto di esserne noi stessi vittime e attori. Occorre pertanto lavorare in primo luogo su di sé, coltivare la propria curiosità quale antidoto alla chiusura e al ripiegamento sulle proprie certezze; un richiamo alla responsabilità personale che non è semplice esercizio delle virtù, ma contributo alla costruzione di una società autenticamente democratica.
01 Incontro del mattino
02 Incontro del pomeriggio
Vera Gheno
Vera Gheno (Gyöngyös, Ungheria, 5 ottobre 1975) è una linguista, saggista e traduttrice italiana. Laureatasi in sociolinguistica presso l’Università degli studi di Firenze, ha successivamente conseguito il dottorato di ricerca in linguistica italiana nella stessa università. Ha collaborato per vent’anni con l’Accademia ...

Luciano Manicardi
Verso un’etica della parola

Giovanni Grandi
La parola amica

Francesc Torralba Roselló
Volti del silenzio
Grazie a un profondo dialogo con i grandi classici del pensiero, il lettore potrà ritrovare la grandezza e la bellezza del silenzio che è porta di accesso al mistero di se stessi, del mondo e dell’altro.

Sabino Chialà
Silenzi
Il prodigio del silenzio è giungere a parlare tacendo, a essere espressivi senza usare le parole, ad avere una vita silenziosamente eloquente. Il silenzio è un modo diverso di comunicare e, più in profondità, un modo diverso di essere... e di vivere.

Daniel Attinger, Giancarlo Bruni
Riconciliati in Cristo

Enrico Galavotti
Papa Giovanni e la profezia del Concilio

Luciano Manicardi
La Parola “scruta il cuore e il profondo”

Daniele Moretto
Avvicinarsi al mistero del Figlio dell’uomo
Prima del suo ingresso a Gerusalemme, alcuni personaggi si avvicinano a Gesù: i farisei per tentarlo; il giovane ricco per riceverne un insegnamento; Giacomo e Giovanni insieme alla madre, per una richiesta. I tre dialoghi condensano un’istruzione sull’oggi, il fare e il futuro dei discepoli.

Luciano Manicardi
In cammino verso una chiesa sinodale
L’autentica sinodalità è un lungo e profondo cammino di conversione, che esige dei cambiamenti radicali a livello personale e a livello comunitario ed ecclesiale. Si tratta di imparare a dire “noi” nella chiesa e questo comporta l’uscire dall’individualismo; il dire basta a forme di discriminazione ed esclusione; il vivere l’autorità come servizio di comunione.

Elisa Zamboni
Memoria e speranza vissute con gratitudine
La fede non ci assicura l’eliminazione delle sofferenze, ma ci permette di viverle con uno sguardo diverso, che sa fare memoria dell’origine, di quell’amore preveniente che non viene meno.

Luciano Manicardi
Il silenzio
La parola ha bisogno di ritrovare il suo rapporto vitale con il silenzio, perché una parola capace di esprimere empatia verso l’altro è radicata nel silenzio e mitigata dal silenzio.
