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Brano MP3
ISBN 8032275002214
2019, 2 ore
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ISBN 8032275009060
2009, 2 ore
€ 7,50 € 6,00
“Un neonato avvolto in fasce” (Lc 2,7): così l’evangelista Luca coglie il carattere unico e straordinario dell’incarnazione di Dio: l’incontro tra Dio e l’uomo avviene nel segno della debolezza e della fragilità.
Riconoscere la propria vulnerabilità è una via di accesso alla propria verità umana; nulla di più falso è cercare di rimuoverla o di camuffarla. La vulnerabilità è la possibilità di essere ferito, toccato dai dolori che l’altro vive, ed è essenziale all’attitudine a simpatizzare e a creare relazioni. Accanto alla dimensione della debolezza, la tradizione cristiana pone la fortezza, che è dono dello Spirito santo e si declina come pazienza, la capacità di resistere e di non lasciarsi abbattere dalla tristezza.
La riflessione, dopo aver affrontato alcune forme di fragilità dell’uomo contemporaneo, ha preso in considerazione il dato biblico che attesta numerose figure di piccolezza attraverso cui si snoda la storia di salvezza. Meditando la fragilità di Gesù nei poli della sua esistenza, quello della nascita e quello ancora più scandaloso della sua morte, è possibile leggere con l’apostolo Paolo l’agire di Dio in Cristo: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere ciò che è forte” (cf. 1Cor 1,27).
Bose, 11 dicembre 2005
Luciano Manicardi
Luciano Manicardi (Campagnola Emilia 1957), biblista, priore di Bose dal 2017 al 2022, collabora a varie riviste di argomento biblico e spirituale. Attento all’intrecciarsi dei dati biblici con le acquisizioni più recenti dell’antropologia, riesce a far emergere dalla Scrittura lo spessore esistenziale e la sapienza di vita di cui è portatrice.
Luciano Manicardi
La fragilità
L’umile riconoscimento della nostra dimensione di fragilità ci conduce a fare di essa un elemento spiritualmente ricco e umanizzante, lo spazio in cui davvero lo spirito umano può rivelarsi come resiliente, creativo, geniale.
Giancarlo Bruni
Nascita di Dio e nascita dell’uomo
Compito del cristianesimo è non privare la terra di visioni sublimi. Andiamo da un bambino di nome Gesù a scoprire come già i pastori: “Andarono, senza indugio” (Lc 2,16).
Giacomo Costa
Al cuore della democrazia
Lisa Cremaschi
Pace con Dio e con gli uomini
Sabino Chialà
Uomini, credenti e pastori
Sabino Chialà
La coscienza
È la domanda cui, alle soglie della quaresima - tempo di prova e di conversione -, cercano di rispondere queste riflessioni, in ascolto delle Scritture e della tradizione dei padri.
Fabio Baggio
“Crescere e sovrabbondare nell’amore”
Elisa Zamboni
Nel tempo dell’attesa: figli e figlie custodi di umanità
Cosa, chi attendiamo? Come attendiamo?
Attendere il Figlio dell’uomo veniente ci spinge a non sentirci mai abbastanza umani...
Sabino Chialà
Il libro dell’Esodo
Ripercorrendo il libro dell’Esodo l’autore riflette sul viaggio della vita e della fede.
Mario Grech
La Sinodalità frutto del Concilio
Il card. Grech, in questa relazione, offre tre tratti di una chiesa sinodale profetica, e mette in luce l’aspetto spirituale e teologico che anima il cammino ecclesiale: “Per una chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”.
Luciano Manicardi
Il vangelo secondo Marco: la fede difficile
Vera Gheno
La violenza delle parole
Di fronte alla realtà complessa, le parole non hanno il potere di cambiarla, ma di plasmare la nostra percezione. Occorre coltivare la propria curiosità quale antidoto al ripiegamento sulle proprie certezze, un richiamo alla responsabilità personale per costruire una società autenticamente democratica.