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Brano MP3
ISBN 8032275002931
2022, 140 minuti, 94,2MB
€ 6,00
Se desideri acquistare questo corso in formato CD, scrivi a cdaudio@monasterodibose.it
Cosa significa concretamente accogliere lo Spirito santo nelle nostre vite? Lo Spirito santo non solo ci insegna a imitare Gesù e a seguirlo nei suoi comportamenti e nelle sue parole, ma ci pone nelle stesse condizioni interiori di Gesù: abita in noi come ha abitato in Gesù, ci guida come ha guidato Gesù, ci istruisce, modella la nostra intelligenza, la nostra psiche e i nostri sentimenti come ha modellato quelli di Gesù.
La nostra meditazione si articola dunque in due momenti. Nel primo, si considera la vita di Gesù quale è descritta nei vangeli, per far emergere in essa l’azione e la guida dello Spirito, arrivando a riconoscerla come una via di umiltà sotto la guida dello Spirito; nel secondo, la vita cristiana guidata dallo Spirito di Cristo viene presentata in modo simile come un vivere grazie a un Altro e facendo spazio a un Altro che è in me e in cui io riconosco la fonte e la verità della mia vita.
In conclusione l’umiltà, in accordo con la grande tradizione dei padri, viene presentata come la condizione per accogliere e favorire l’azione dello Spirito santo. Umiltà in questo senso però non significa poca stima o disprezzo di sé, ma riconoscimento della propria verità di creature fatte di terra (humilitas da humus) e coscienza della propria dipendenza costitutiva e del proprio essere-in-relazione rispetto all’Altro, che permette di decentrarsi per ricentrarsi in lui, in attitudine di recettività accogliente.
Più in generale, l’umiltà è quello stato di attesa aperta, di attenzione e gratitudine quotidiana di fronte alle meraviglie del mondo, che ci permette di accogliere ogni giorno come un nuovo inizio, come una nuova opportunità, e quindi come lo spazio in cui lo Spirito si rende presente e agisce.
Bose, 5 giugno 2022

Lisa Cremaschi
Pregare i Salmi con i Padri

Sabino Chialà
Quaresima: un tempo per discernere

Giancarlo Bruni
Nascita di Dio e nascita dell’uomo
Compito del cristianesimo è non privare la terra di visioni sublimi. Andiamo da un bambino di nome Gesù a scoprire come già i pastori: “Andarono, senza indugio” (Lc 2,16).

Luigi d’Ayala Valva
Il cammino di Giovanni Battista

Sabino Chialà
La via dell’umiltà

Sabino Chialà
La profezia di Geremia

Luciano Manicardi
Vangelo secondo Matteo
In particolare viene sottolineata la capacità del vangelo, di svelare le dinamiche virtuose e le dinamiche perverse a livello intrapsichico, relazionale, ecclesiale, sociale e politico, in quanti incontrano la persona e il messaggio dell’Emmanuele, il Dio con noi.

José Tolentino Mendonça
Come è vasto il piccolo
Il cercatore di Dio ha uno sguardo che si apre, che accetta di aprirsi, che rinuncia alle certezze. Solo un cuore precario è capace di vigilare. Solo il pellegrino “vede”, solo uno sguardo senza difese coglie una presenza.

Sabino Chialà
Il libro della Genesi attraverso i suoi personaggi

Luciano Manicardi
La Parola “scruta il cuore e il profondo”

Massimo Grilli
L’utopia di un mondo senza limiti
Nella Bibbia e nella storia dell’umanità, innumerevoli volte si è parlato di questa epoca futura di rinnovamento e pacificazione universale. E tuttavia, se guardiamo la realtà ad occhi aperti, non possiamo illuderci: questa promessa sembra sepolta. Come intenderla, dunque? C’è ancora posto per la speranza?
Il corso cercherà eventuali risposte nei capitoli 8 e 9 di Mt.

Daniel Attinger
“Rallegratevi sempre nel Signore”
Ma più si avanza nella lettura più ci si accorge che la gioia di cui questa lettera è permeata non è mai una gioia a basso prezzo.
Forse possiamo imparare da essa come ritrovare, anche nelle difficoltà e nelle tribolazioni attuali, una fonte di gioia, nella consapevolezza che un cristiano triste è un triste cristiano.