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ISBN 8032275010011
2008, 140 minuti
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È proprio dell’uomo il parlare; senza la parola non c’è azione umana. Parlare è sempre un atto di responsabilità, perché attraverso la parola l’uomo può dare la vita o la morte, accogliere o rifiutare l’altro.
Accanto alla parola, sta il silenzio come possibilità di ascolto dell’altro, di Dio, degli uomini e del mondo; il silenzio è un’esigenza umana ed è una dimensione che accompagna l’uomo nella sua esistenza.
Oggi, più che in altre epoche, noi viviamo varie patologie del parlare e del fare silenzio. Questo dato ha offerto a Enzo Bianchi l’occasione per delineare, attraverso un itinerario biblico-antropologico, le esigenze e le valenze del nostro parlare e del nostro tacere.
Bose, 10 febbraio 2008
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Il prodigio del silenzio è giungere a parlare tacendo, a essere espressivi senza usare le parole, ad avere una vita silenziosamente eloquente. Il silenzio è un modo diverso di comunicare e, più in profondità, un modo diverso di essere... e di vivere.
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Grazie a un profondo dialogo con i grandi classici del pensiero, il lettore potrà ritrovare la grandezza e la bellezza del silenzio che è porta di accesso al mistero di se stessi, del mondo e dell’altro.
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