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ISBN 8032275013180
2011
€ 7,50 € 6,00
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Cosa significa essere miti?
Oggi non è facile far abitare in sé la mitezza né metterla in pratica, perché viviamo un tempo segnato in vari modi da aggressività e violenza. La mitezza, come l’umiltà e la benevolenza, non è un comandamento o un insieme di regole, ma una virtù; a differenza della remissività, non contempla la propria impotenza ma è forza attiva nella sua massima concentrazione. Con le parole di N. Bobbio, “il mite può essere configurato come l’anticipatore di un mondo migliore”, opera in favore della polis e di una convivenza civile, ricerca il dialogo e il confronto, è aperto all’alterità.
La mitezza resta un cammino da percorrere sulle tracce di Gesù, l’uomo mite per eccellenza: leggendo il vangelo ci si rende conto della straordinaria potenza dell’impotente, non docile né conformista. Così il cristiano dei primordi: non casa, non radici, ma “via”; la strada della mitezza è anche costellata di rivolte contro tutto quello che ci ferma nel cammino, ci immerge nello spirito del tempo o nel dizionario dei luoghi comuni.
Bose, 27 febbraio 2011

Barbara Spinelli
Il soffio del mite
Il mite non è nei cieli ma quaggiù, tra noi: è uno di noi.
Il mite è attivo, prima e dopo la prova, non accetta il male quotidiano, ma alla forza racchiusa nel male oppone un’energia di natura diversa ma egualmente intensa: una forza concentrata, riluttante all’aggressione ma non priva di ribellione.

Giancarlo Bruni
Il volto e la carezza di Dio

Enzo Bianchi
L’arte del discernimento
Il discernimento è un dono dello Spirito di Dio che si unisce al nostro spirito, e come tale va desiderato e invocato dal cristiano.

Enzo Bianchi
La custodia del creato
Il testo contiene un forte richiamo alla consapevolezza della situazione limite e alla responsabilità nei confronti della “casa comune” e delle generazioni a venire.

Luciano Manicardi
Lo stupore del quotidiano
Il quotidiano è un “racconto” che abbiamo sotto gli occhi e che chiede solo di essere ascoltato, visto, gustato, toccato per sollecitare il nostro dialogo con il mondo e con il Dio che con l’incarnazione ha abitato il mondo e il quotidiano.

Enzo Bianchi
La compassione
Il Dio biblico è un Dio vulnerabile, che soffre con l’uomo e le sue creature. Il movimento della compassione di Dio è sintetizzato da tre azioni: vedere, ascoltare, conoscere.

Luciano Manicardi
La parola di Dio si è fatta parola umana

Enzo Bianchi
L’annuncio cristiano della sessualità

Luce Irigaray
Amare l’altro come “altro”

Luciano Manicardi
L’immaginazione di Dio
Per questo la fede cristiana è autorizzata dal suo stesso evento fondatore, la Pasqua, a immaginare un mondo “altro”, a credervi e a darne segni concreti nell’oggi, aprendoci all’azione vivificante dello Spirito santo.

Enzo Bianchi
Parlare e tacere nella vita umana e cristiana
Accanto alla parola, sta il silenzio come possibilità di ascolto dell’altro, di Dio, degli uomini e del mondo; il silenzio è un’esigenza umana ed è una dimensione che accompagna l’uomo nella sua esistenza.

Luciano Manicardi
L’Evangelo della pace
Dono e responsabilità convergono nel Cristo che è la “nostra pace”, la cui vita narra e rende presente la pace.
Per una prassi di pace occorre guardare alla rivelazione biblica.