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CD con file MP3
ISBN 8032275013470
2016
€ 7,50 € 6,00 -
Brano MP3
ISBN 8032275001101
2016
€ 5,00
I giovani hanno un forte desiderio di ricerca spirituale autentica. Parlano un linguaggio del dubbio, hanno una fede che non è granitica come quella dei padri, ma ha il pregio insuperabile di essere aperta. Sospendendo il giudizio piuttosto che essere assertivi. “Forse” e “se” sono i punti fermi della loro grammatica. Cambiano spesso idea, credono e crescono non seguendo tappe definite ma come in un dinamismo difficile da controllare, sicuramente bello da osservare e da farsi raccontare.
Diventare se stessi è il loro imperativo primo, l’autenticità e la fedeltà a se stessi i loro veri desideri. Un compito arduo e una fatica che forse le generazioni precedenti non hanno dovuto fare in maniera così radicale; le possibilità erano di meno e le vie già parzialmente tracciate.
A nulla possono i divieti delle istituzioni e il controllo da parte degli adulti. Piuttosto, ascolto, estrema comprensione e parole incarnate non giudicanti; la disponibilità di accogliere il desiderio profondo che abita nei cuori di questi giovani, cioè essere se stessi attraverso tutto il difficile mestiere di vivere.
Riflessione tenuta da Alessandro Castegnaro a Bose l'11 dicembre 2016
Alessandro Castegnaro
Alessandro Castegnaro (1948), sociologo, è presidente dell’Osservatorio socio-religioso Triveneto. È stato membro del Consiglio scientifico della sezione “Sociologia della religione” dell’Associazione italiana di sociologia. Insegna sociologia e religione presso la Facoltà teologica del Triveneto.

Sabino Chialà
Quaresima: tempo di conversione e di nuovo inizio
In ascolto delle Scritture e della sapienza dei padri della chiesa, cogliamo l’invito a non disperare mai nella possibilità di un cambiamento e trarne la forza di ricominciare, per aprirsi al futuro.

Luciano Manicardi
In cammino verso una chiesa sinodale
L’autentica sinodalità è un lungo e profondo cammino di conversione, che esige dei cambiamenti radicali a livello personale e a livello comunitario ed ecclesiale. Si tratta di imparare a dire “noi” nella chiesa e questo comporta l’uscire dall’individualismo; il dire basta a forme di discriminazione ed esclusione; il vivere l’autorità come servizio di comunione.

Luigi d’Ayala Valva
Gesù Dio-con-noi
L’affermazione del prologo di Giovanni dice il centro e lo specifico della fede cristiana: il Dio che si fa uomo e il suo desiderio di dimorare e farsi presente tra gli uomini, per incontrare il suo popolo, conversare ed entrare in comunione con lui e così manifestargli il suo amore destinato ultimamente a tutti gli esseri umani.

Elisa Zamboni
Memoria e speranza vissute con gratitudine
La fede non ci assicura l’eliminazione delle sofferenze, ma ci permette di viverle con uno sguardo diverso, che sa fare memoria dell’origine, di quell’amore preveniente che non viene meno.

Luciano Manicardi
Una via verso il Messia: il libro di Rut
Quello di Rut è un libro sulla coraggiosa pratica dell’amore che rende visibile la presenza di Dio nella storia.

Sabino Chialà
Sfide nuove e antiche
Questo libro biblico può illuminare il momento ecclesiale in cui viviamo, un tempo in cui abbiamo bisogno di riandare all’origine, perché le parole cambiano, ma l’esigenza rimane la stessa: ricominciare.

Luciano Manicardi
Il Vangelo secondo Luca

Daniele Moretto
Salire sul monte
Invocare Dio “mia roccia” significa riconoscere la sua fedeltà e la sua protezione: egli dona consistenza e solidità alla vita dell’uomo.

Daniel Attinger, Elia Fiore
Invitati alla gioia
La Lettera di Giacomo ci aiuta a scoprire che “tutta la gioia” (Gc 1,2), che possiamo identificare con la salvezza, è il sapersi avvolti dal perdono di Dio.

Luciano Manicardi
Il silenzio
La parola ha bisogno di ritrovare il suo rapporto vitale con il silenzio, perché una parola capace di esprimere empatia verso l’altro è radicata nel silenzio e mitigata dal silenzio.

Luigi d’Ayala Valva
La gioia, frutto dello Spirito
Nel dinamismo dello Spirito questa gioia può divenire una stabile dimensione del nostro cuore e sostenere la nostra umanità.