

- Libro
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Edizione cartacea
ISBN: 9788882270636
1999, 244 pp.
€ 20,00 € 19,00
“Quando fai il bene non darti pensiero dello scopo della ricompensa immediata e sarai ricompensato doppiamente da Dio. E se è possibile, non agire neppure per la ricompensa futura. Ma sii virtuoso al di sopra di tutto, per amore di Dio ... Un cuore misericordioso è l'incendio del cuore per ogni creatura: per gli uomini, per gli uccelli, per le bestie, per i demoni e per tutto ciò che esiste ... Il cuore si scioglie e non può sopportare di udire o vedere un danno o una piccola sofferenza di qualche creatura. E per questo egli offre preghiere con lacrime in ogni tempo, anche per gli esseri che non sono dotati di ragione, e per i nemici della verità e per coloro che la avversano, perché siano custoditi e rinsaldati; e perfino per i rettili, a motivo della sua grande misericordia, che nel suo cuore sgorga senza misura, a immagine di Dio”.
Semplice monaco, eletto vescovo di Ninive e dimessosi dopo soli cinque mesi per ritornare alla vita anacoretica, Isacco – vissuto in Assiria nel VII secolo – è stato un padre spirituale nel senso più profondo del termine, non solo per i pochi discepoli che ne ascoltarono gli insegnamenti, ma per monaci e cristiani di ogni situazione e di tutte le generazioni, fino ai nostri giorni: uomo provato dalla grazia di Dio, avendo gustato la dolcezza del perdono, è capace di generare alla fede indicando alla creatura che geme il cuore stesso di Dio e predicando con insistenza l'amore della misericordia.
Isacco di Ninive
Isacco di Ninive (VII secolo) è uno dei massimi autori spirituali di tutti i tempi; è un autentico caso di santo ecumenico, amato e letto ben oltre i confini della sua chiesa di appartenenza, l’antica chiesa siro-orientale. Monaco originario del Qatar, quindi vescovo di Ninive presso l’attuale Mosul, e poi ancora monaco, è autore di alcune collezioni di Discorsi, tre delle quali sono giunte sino a noi.
Isacco di Ninive (o il Siro) nacque nella prima metà del VII secolo nella regione del Qatar, sulle rive del Golfo Persico. Ordinato vescovo tra il 661 e il 681, gli fu affidata la chiesa di Ninive. Ma dopo soli cinque mesi egli abbandonò il servizio episcopale, ritirandosi nel monastero di Rabban Shabur, nell'attuale Iran. Qui trascorse gli ultimi anni di vita e, divenuto cieco per "l'assidua lettura della Scrittura", dettò i suoi insegnamenti spirituali ai discepoli che li misero per iscritto. Alla sua morte, avvenuta verso la fine del VII secolo, Isacco fu sepolto nello stesso monastero di Rabban Shabur. Il suo insegnamento, trasmesso da due collezioni di discorsi, fu riconosciuto fin dal IX secolo come uno dei pilastri della spiritualità cristiana; e, nonostante le lacerazioni ormai ben profonde tra le chiese, questi scritti conobbero una straordinaria diffusione, come testimoniano le antiche traduzioni in greco, arabo, georgiano, etiopico, slavone e latino.

Justo L. González
Insegnaci a pregare
Questa "preghiera modello" ci ricorda le cose per le quali pregare e dà forma alle nostre richieste secondo la volontà di Dio: "Il Padre nostro – afferma Tommaso d'Aquino – non costituisce soltanto una regola per le nostre suppliche, ma è anche una guida per tutti i nostri sentimenti".

Lisa Cremaschi
Imparare a pregare alla scuola dei padri

Padri del deserto
Detti

Padri certosini
Fratelli nel deserto
Il lettore trova così un prezioso aiuto per cogliere l’ispirazione che ha suscitato e animato la primitiva forma di vita certosina e che per circa un secolo ha orientato i passi dei suoi principali testimoni e custodi.

Padri certosini
Una parola dal silenzio
Dalla franchezza e dall’umiltà di questi testi traspare la limpidezza della testimonianza cristiana e l’ardore di una comunione spirituale che sa rendere parlante anche il silenzio.

Nersēs Šnorhali
Con fede ti confesso
La sua grande preghiera in ventiquattro strofe, qui tradotta con testo originale a fronte e accompagnata da un commento esegetico e spirituale, è stata per secoli il manuale di orazione del popolo armeno.
Composta con un ritmo poetico intenso, è accorata preghiera in cui si intrecciano riferimenti biblici, liturgici e teologici.

Isacco di Ninive
Discorsi ascetici. Prima collezione
La Prima collezione, qui tradotta per la prima volta integralmente in italiano dall’originale siriaco, ha conosciuto una fama eccezionale fin dall’antichità.
Il suo insegnamento semplice e profondo ha affascinato lettori di ogni tempo e di ogni condizione, tra cui intellettuali della levatura di Dostoevskij.

Lisa Cremaschi
Preghiera e lotta spirituale nei padri del deserto
L’insegnamento dei padri e delle madri del deserto, uomini e donne che hanno creduto all’amore di Dio e si sono lasciati rigenerare dalla sua misericordia, illumina ancora oggi le dimensioni essenziali della vita spirituale cristiana.

Emmanuel Faure
Sinfonia dell'umiltà
Accompagnata da questa “sinfonia dell’umiltà”, la vita spirituale può così riscoprire la voce di questa virtù, dai padri del deserto ritenuta fonte di ricchezze spirituali inesauribili.

Cecilia Falchini
Perché leggere?
La parola contenuta nel testo biblico possiede la capacità di operare una trasformazione, un mutamento nella persona e nella vita di colui che legge e che ascolta.
Leggere è, infatti, accettazione di una ricerca, di una discussione, di un confronto che include la convinzione di non essere possessori della verità: è vivere un momento di passaggio, un’aporia, una crisi.

Emanuele Borsotti
Una gioia provata

Filosseno di Mabbug
Vivere è Cristo
A una vita cristiana tendente alla tiepidezza, il vescovo di Mabbug sapientemente risponde con un richiamo a sperimentare la radicalità della vita in Cristo generata dal battesimo.