Christian de Chergé
Più forti dell’odio
Prefazione di Enzo Bianchi
Collana: Sequela oggi
Temi: Testimoni e figure di santità, Vita spirituale, Pace, Dialogo
“In un momento in cui molti pensano all’islam come nemico, il gesto di chi si lascia sgozzare amando il proprio carnefice è l’estremo rifiuto della logica dell’inimicizia, è l’unico atto che può porre fine alla catena delle rivalse e delle vendette. È il caso serio del cristianesimo... Con il martirio un cristianesimo che sembra incapace di comunicare agli uomini d’oggi ritrova improvvisamente la forza di suscitare domande e di inquietare le coscienze. Gli scritti dei sette monaci sono dettati da un amore più forte dell’odio, dalla vita più forte della morte: nella loro forza ed essenzialità ci mostrano che solo chi ha una ragione per morire ha anche una ragione per vivere” (dalla “Prefazione”).
Christian de Chergé
Fr. Christian de Chergé era il priore del monastero trappista di Notre-Dame de l’Atlas in Algeria. Assieme a sei suoi confratelli venne rapito da fondamentalisti islamici il 26 marzo 1996: furono tutti sgozzati il 21 maggio seguente. Ora essi riposano nel piccolo cimitero di Tibhirine, vegliati dagli amici musulmani che essi non avevano voluto abbandonare ...
Alberto Melloni, La Repubblica, 04/04/2016
Chi uccise gli uomini di Dio predicatori del dialogo
M. Simone, La Civiltà Cattolica, 05/01/2008
Christian de Chergé e gli altri monaci di Tibhirine
Andrea Pacini, Vita pastorale, 01/05/2006
Hanno mostrato all'islam il volto di Cristo
Anna Pozzi, Mondo e Missione, 01/05/2006
Nel segno della "Visitazione"
Gianni Zanini, Note mazziane, 01/06/2007
Più forti dell'odio