
Pacomio, servo di Dio e degli uomini
Fonti greche sulla vita di Pacomio e dei suoi discepoli
Introduzione di William Harmless
Collana: Padri della chiesa: volti e voci
Temi: Testimoni e figure di santità, Patristica, Monachesimo, Vita religiosa
Per la prima volta sono qui tradotti, introdotti e annotati i testi biografici più antichi scritti in greco riferiti a Pacomio e ai suoi discepoli: la Prima vita greca, i Paralipomeni, l’Epistola di Ammone e l’estratto sui pacomiani dalla Storia lausiaca di Palladio.
Questo corpus di testi permette la conoscenza di Pacomio (292 ca-346), spesso definito come il “fondatore del monachesimo cenobitico” (da coenobium, “comunità”). Pacomio può non aver inventato il monastero come tale, ma fu certamente un pioniere e un genio organizzativo. Al momento della sua morte si trovava alla testa di una confederazione di nove monasteri maschili e due femminili, in cui abitavano centinaia, forse migliaia di monaci.
L’opera da lui realizzata gli procurò una fama internazionale, e le regole da lui composte furono un modello per i legislatori monastici successivi (da Basilio a Benedetto e Agostino).