
Collana: Spiritualità ebraica
Temi: Preghiera, Ebraismo, Religioni
L’anima della vita è una delle più grandi opere dell’ebraismo moderno. Composta di “quattro portici”, si sviluppa con un modo di procedere e di ragionare tipicamente rabbinico che ci permette di entrare pienamente nella verità e nello spirito dell’ebraismo.
Scritta all’inizio del XIX secolo, quest’opera fondamentale della cabala, è un’introduzione magistrale alla mistica ebraica, in cui l’autore riconduce quest’ultima alle sue origini bibliche. Un’opera che illumina i segreti della preghiera e l’importanza della Torah, ma anche l’essere umano e la sua ricerca di Dio.
Offriamo qui, per la prima volta in italiano, la traduzione del Primo Portico che dà il titolo a tutta l’opera.
Hajjim di Volozhin
Hajjim Ickovitz è nato nel 1759 ed è stato fino alla morte, nel 1821, il rabbi del villaggio lituano di Volozhin: perciò egli è ora noto come rabbi Hajjim di Volozhin. La sua formazione ebraica avviene sotto la guida della più grande autorità talmudica del suo tempo, il Ga’on Elijjahu di Vilna (1720-1797), da cui verrà ...
Gianfranco Ravasi, Il Sole - 24 ore, 09/10/2016
Ascoltiamo tutti il rabbino. Leggere Hajjim di Volozhin e Moshe Greenberg serve a riconoscere alcune sorgenti della fede cristiana e a non scordare che Gesù era ebreo
Pietro Citati, Corriere della sera, 16/09/2016
“La Torà, luce di tutti i mondi”. In “L'anima della vita” Hajjim descrive un Dio corporeo