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    Edizione cartacea
    ISBN 9788882274917
    2017, 352 pp.
    € 25,00  € 23,75
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Nel 1965 Paolo VI nominò arcivescovo di Torino Michele Pellegrino, un patrologo che, negli anni del suo episcopato, volle essere un padre per il gregge affidato alle sue cure.

Pellegrino si sforzò di incarnare in profondità il modello pastorale dei padri della chiesa, in una stagione ecclesiale chiamata a tradurre in pratica le indicazioni del Vaticano II, aprendo la chiesa torinese alle istanze di rinnovamento sorte dal dibattito conciliare, in dialogo con la società e la realtà contemporanea, soprattutto nelle sue componenti più deboli (lavoratori, immigrati, poveri, drogati, prostitute, carcerati, malati, esclusi).

La profezia di Pellegrino viene dal nostro passato, ma vorrebbe restare voce gravida di futuro, lasciando intravedere ciò che sarà, nel dono, nella comunione e nella speranza.

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Indice
  • Enzo Bianchi, “La diocesi di Torino e l’episcopato di Michele Pellegrino”
  • Paolo Siniscalco, “Pellegrino, uomo di cultura, uomo di studio, docente: profilo accademico”
  • Clementina Mazzucco, “Patrologo, pastore, padre: la paternità spirituale in alcuni epistolari di Pellegrino”
  • Carlo Ossola, “Michele Pellegrino: una chiesa per il popoli di Dio”
  • Francesco Traniello, “Dire il concilio: Pellegrino e il Vaticano II”
  • Oreste Aime, “‘Evangelizare pauperibus’: un pastore e una chiesa per ‘camminare insieme’”
  • Roberto Repole, “Una chiesa per servire: l’attualità profetica di Pellegrino”
  • “Testi ultimi di Michele Pellegrino”
Autori

Enzo Bianchi
Enzo Bianchi (Castel Boglione 1943), fondatore della Comunità monastica di Bose, è autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della chiesa.

Roberto Repole
Roberto Repole (Torino 1967), arcivescovo di Torino, è stato preside e docente di ecclesiologia e teologia sistematica presso la Facoltà teologica di Torino, nonché presidente dell’Associazione teologica italiana. Ha indirizzato buona parte della sua ricerca al ripensamento della chiesa nell’orizzonte della cultura contemporanea.