• Libro
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    Edizione cartacea
    ISBN 9788882275822
    2021, 154 pp.
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Il pudore non può consistere nella mania di velare il corpo della “donna tentatrice”. Si tratta invece di accettare che nessuno sia interamente visibile nella sua nudità: qualcosa sfugge sempre, l’altro non ha mai finito di “s-velarsi”.

Paradossalmente è proprio il discorso religioso, quando si basa su una lettura acritica del testo delle Scritture, a rischiare di essere quello più impudico. Perché il problema è l’uso che si fa di ciò che gli si è fatto dire, e nulla è più impudico che spogliare un testo dei significati che potrebbe ancora avere alla luce di nuovi contesti.
Un invito a rivisitare la propria tradizione, indagandone le fenditure e ascoltandone le voci sovversive.

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Indice
  • No woman’s land
  • Premessa alla lettura ebraica: come si diventa “un maniaco del testo”
  • Adamo, genesi della nudità
  • Noè: il nudo uscito dalle acque
  • Il velo necessario alla visione
  • L’essere di orifizio
  • L’uomo e il suo rapporto con il femminile
  • La benedizione del femminile
  • Voci sovversive
Autore

Delphine Horvilleur
Delphine Horvilleur (Nancy 1974), rabbina del Movimento ebraico liberale di Francia, scrittrice e filosofa, dopo aver studiato medicina in Israele all’Università ebraica di Gerusalemme, lavora come giornalista nella redazione di France 2. Ha conseguito un doppio master in educazione ebraica e in letteratura ebraica all’Hebrew Union College di ...

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