
Prefazione di Enzo Bianchi
Collana: Spiritualità ebraica
Temi: Antropologia e sociologia, Vita spirituale, Ebraismo, Giovani e crescita umana
Così Hermann Hesse scriveva a Martin Buber: “Tra i suoi scritti, Il cammino dell’uomo è indubbiamente quanto di più bello io abbia letto. La ringrazio di cuore per questo dono così prezioso e inesauribile. Lascerò che mi parli ancora molto spesso”.
Un autentico capolavoro in miniatura, il cui messaggio si rivela inesauribile proprio perché parla al cuore di ogni uomo, in ogni tempo e in ogni situazione. Un libro che obbliga a pensare e invita a imboccare il cammino dell’autentica crescita umana in armonia con gli altri uomini e con il mondo intero.
Martin Buber
Martin Mordechai Buber (Vienna, 1878 – Gerusalemme, 13 giugno 1965) è stato un filosofo, teologo e pedagogista austriaco naturalizzato israeliano. A lui si deve l’idea che la vita è fondamentalmente non-soggettività, bensì intersoggettività, tanto da affermare: “In principio è la relazione”.