La vita monastica ha sempre avuto bisogno di maestri, anzi di padri e di madri, di amanti di Dio: uomini e donne per i quali conoscere Dio ha significato anzitutto essere da lui conosciuti, amati, chiamati, salvati. Proprio in virtù di questa consapevolezza hanno potuto, nella libertà dell’amore, generare e guidare altri sul cammino della sequela del Signore attraverso l’altrimenti incomprensibile follia del celibato per il Regno, attraverso l’impossibile (agli uomini!) obbedienza dell’amore fraterno e attraverso l’irraggiungibile spoliazione a conformazione al Servo del Signore.
Abbiamo qui raccolto i testi che alcuni di questi padri hanno voluto lasciare in eredità ai loro fratelli come frutto maturo della ricerca del volto del Signore nella quotidianità della vita comune: sono le regole di Agostino e dei Quattro Padri, di Benedetto e di Grandmont, della Certosa e del Carmelo, di Francesco.
Alcune di queste regole non sono mai state edite nella nostra lingua, altre sono conosciute: abbiamo voluto raccoglierle insieme perché possano essere un riferimento sinfonico per tutti quelli che vivono la vita cenobitica e anche per tutti i cristiani, affinché conoscano le fonti di una sequela pratica del Signore Gesù. Non ci fu forse un tempo in cui ogni comunità monastica si lasciava ispirare da molte regole per tenere vivo lo spirito più della lettera?
