

- Libro
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Edizione cartacea
ISBN: 9788885227217
1990, 266, ill. pp.
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Dalla sapienza spirituale di Isacco di Ninive
una raccolta dei suoi scritti inediti
Consacrato vescovo di Ninive verso il 670, Isacco abbandonò dopo cinque mesi la diocesi per tornare a condurre vita eremitica sulle montagne. Uomo quieto, umile e dalla parola lieve, si dedicò con grande passione allo studio delle sante Scritture e alla stesura di numerosi trattati da cui emerge un’esperienza spirituale unica, nella quale coesistono impassibilità, stupore e dono delle lacrime. Paolo Bettiolo ha tradotto quest’opera di Isacco facendola precedere da un ampio e illuminante studio sui tempi, i luoghi e le fonti del vescovo di Ninive. Ai Capitoli sulla conoscenza questa seconda edizione aggiunge le Preghiere, la Contemplazione sull’ argomento della gehenna e altri opuscoli, svelando così nuovi aspetti di questa affascinante figura di padre della chiesa. Il lettore è invitato ad accostarsi a questi testi nella preghiera, in semplicità evangelica, esplorando quel che comprende, serbando con pazienza quel che è oscuro, tornando sulle loro parole con dolce insistenza.
Isacco di Ninive
Isacco di Ninive, o il Siro, (VII secolo) è uno dei massimi autori spirituali di tutti i tempi; è un autentico caso di santo ecumenico, amato e letto ben oltre i confini della sua chiesa di appartenenza, l’antica chiesa siro-orientale. Monaco originario del Qatar, sulle rive del Golfo Persico. Ordinato vescovo tra il 661 e il 681, gli fu affidata la chiesa di Ninive. Ma dopo soli cinque mesi egli abbandonò il servizio episcopale, ritirandosi nel monastero di Rabban Shabur, nell'attuale Iran. Qui trascorse gli ultimi anni di vita e, divenuto cieco per "l'assidua lettura della Scrittura", dettò i suoi insegnamenti spirituali ai discepoli che li misero per iscritto. Alla sua morte, avvenuta verso la fine del VII secolo, Isacco fu sepolto nello stesso monastero di Rabban Shabur. Il suo insegnamento, trasmesso da alcune collezioni di Discorsi, fu riconosciuto fin dal IX secolo come uno dei pilastri della spiritualità cristiana; e, nonostante le lacerazioni ormai ben profonde tra le chiese, questi scritti conobbero una straordinaria diffusione, come testimoniano le antiche traduzioni in greco, arabo, georgiano, etiopico, slavone e latino.

Justo L. González
Insegnaci a pregare
Questa "preghiera modello" ci ricorda le cose per le quali pregare e dà forma alle nostre richieste secondo la volontà di Dio: "Il Padre nostro – afferma Tommaso d'Aquino – non costituisce soltanto una regola per le nostre suppliche, ma è anche una guida per tutti i nostri sentimenti".

Lisa Cremaschi
Imparare a pregare alla scuola dei padri

Padri del deserto
Detti

Padri certosini
Fratelli nel deserto
Il lettore trova così un prezioso aiuto per cogliere l’ispirazione che ha suscitato e animato la primitiva forma di vita certosina e che per circa un secolo ha orientato i passi dei suoi principali testimoni e custodi.

Padri certosini
Una parola dal silenzio
Dalla franchezza e dall’umiltà di questi testi traspare la limpidezza della testimonianza cristiana e l’ardore di una comunione spirituale che sa rendere parlante anche il silenzio.

Nersēs Šnorhali
Con fede ti confesso
La sua grande preghiera in ventiquattro strofe, qui tradotta con testo originale a fronte e accompagnata da un commento esegetico e spirituale, è stata per secoli il manuale di orazione del popolo armeno.
Composta con un ritmo poetico intenso, è accorata preghiera in cui si intrecciano riferimenti biblici, liturgici e teologici.

Isacco di Ninive
Discorsi ascetici. Prima collezione
La Prima collezione, qui tradotta per la prima volta integralmente in italiano dall’originale siriaco, ha conosciuto una fama eccezionale fin dall’antichità.
Il suo insegnamento semplice e profondo ha affascinato lettori di ogni tempo e di ogni condizione, tra cui intellettuali della levatura di Dostoevskij.

Lisa Cremaschi
Preghiera e lotta spirituale nei padri del deserto
L’insegnamento dei padri e delle madri del deserto, uomini e donne che hanno creduto all’amore di Dio e si sono lasciati rigenerare dalla sua misericordia, illumina ancora oggi le dimensioni essenziali della vita spirituale cristiana.

Emmanuel Faure
Sinfonia dell'umiltà
Accompagnata da questa “sinfonia dell’umiltà”, la vita spirituale può così riscoprire la voce di questa virtù, dai padri del deserto ritenuta fonte di ricchezze spirituali inesauribili.

Cecilia Falchini
Perché leggere?
La parola contenuta nel testo biblico possiede la capacità di operare una trasformazione, un mutamento nella persona e nella vita di colui che legge e che ascolta.
Leggere è, infatti, accettazione di una ricerca, di una discussione, di un confronto che include la convinzione di non essere possessori della verità: è vivere un momento di passaggio, un’aporia, una crisi.

Emanuele Borsotti
Una gioia provata

Filosseno di Mabbug
Vivere è Cristo
A una vita cristiana tendente alla tiepidezza, il vescovo di Mabbug sapientemente risponde con un richiamo a sperimentare la radicalità della vita in Cristo generata dal battesimo.