
Thomas Merton
Un vivere alternativo
Prefazione di Guido Dotti
Collana: Spiritualità occidentale
Temi: Vita spirituale, Silenzio e solitudine, Preghiera
“Credo che il cristiano sia uno che sacrifica la mezza verità per la salvezza della verità intera, che abbandona un concetto incompleto e imperfetto di vita per una vita integrale, unificata e strutturalmente perfetta. L’entrare in questo genere di vita non è la fine del viaggio, ma solo l’inizio”. Un viaggio che si conclude là dove era iniziato, o meglio, un viaggio che non può concludersi ma che procede d’inizio in inizio.
“Non finiremo mai di cercare.
E la fine della nostra ricerca
sarà l’arrivare al punto da cui siamo partiti
e il conoscere quel luogo per la prima volta” (T. S. Eliot).
Un circolo vizioso, dunque? No, se – come Merton – si riconosce con stupore rinnovato che il punto di partenza non siamo noi ma è Dio in noi. Piuttosto un progressivo penetrare nella profondità dei misteri di Dio attraverso una sempre più consapevole conoscenza di noi stessi e dei nostri limiti.
Questo libro ci parla dei preparativi per il viaggio, degli strumenti e degli alimenti indispensabili per affrontarlo, delle zavorre che lo rallentano, delle paure e dei pericoli che possono attraversarlo o interromperlo, delle speranze che lo rendono attraente.
Thomas Merton
Thomas Merton (Prades 1915-Bangkok 1968), monaco trappista e poeta, ha saputo trasformare la sua ricerca contemplativa ed eremitica in un ponte per il dialogo con il mondo moderno e con le religioni orientali. Il diario del suo cammino interiore – La montagna dalle sette balze – lo ha fatto conoscere al grande pubblico dei cinque continenti.