Lucien Regnault
Ascoltare oggi i padri del deserto
Traduzione di Emanuela Cosentino
Collana: Spiritualità orientale
Temi: Monachesimo, Silenzio e solitudine
Collana: Spiritualità orientale
Temi: Monachesimo, Silenzio e solitudine
- Libro
-
Edizione cartacea
ISBN 9788885227996
1997, 204 pp.
€ 0,00
I detti dei padri del deserto sono, a un tempo, il frutto di un’esperienza di Dio antica e profonda, e l’espressione di una grande saggezza umana.
Padre Lucien Regnault – uno dei migliori conoscitori e divulgatori della spiritualità del deserto – sa trarre, con vivacità e calore umano, dal tesoro antico del deserto egiziano parole di sapienza per la nostra vita quotidiana. In una società in cui la preoccupazione del singolo sembra essere la soddisfazione del proprio piacere e in cui i rapporti con gli altri si misurano sulla competitività e l’efficienza, la testimonianza radicale dei padri del deserto ci rimanda alla genuina freschezza dell’evangelo e al suo faticoso ma liberante impatto con la nostra vita.
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Sotto la guida di padre Chryssavgis, il lettore è condotto a riscoprire e a gustare la pienezza della propria umanità: quell’umanità che i monaci egiziani cercarono con assiduità e che ancor oggi, in mezzo al deserto della nostra quotidianità, anche noi possiamo cercare e trovare.
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Padri del deserto
Detti editi e inediti
Luogo d’origine della maggior parte dei Detti dei padri del deserto è l’Egitto, terra che vide la prima fioritura del monachesimo cristiano, dove queste parole furono pronunciate e custodite. Il timore che questa preziosa eredità andasse perduta convinse i monaci a metterla per iscritto.
La scelta dei testi qui presentata attinge alle varie collezioni greca, copta, siriaca, araba, etiopica, armena e latina.
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Padri del deserto
Detti
Una profonda sapienza umana e un acuto discernimento spirituale emergono in modo vivido dai Detti dei padri del deserto: sono parole di “maestri” resi tali dall’esperienza del concreto vivere, in risposta a domande nate da discepoli. Brevi, incisive e dinamiche, non intendono spiegare bensì suggerire, rimandare a un’ulteriore ricerca, perché si giunga progressivamente alla capacità di un discernimento personale, a vivere “come fuoco ardente”.
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Si tratta a volte di brevi frasi, racconti di semplici gesti, letti collocandoli all’interno del loro contesto e liberandoli dai pregiudizi di cui sono stati caricati: essi sono preziosi frammenti di una sapienza femminile da riscoprire.
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