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ISBN TestiMed58
1994, 16 pp.
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Luciano Manicardi
Chiesa sinodale, chiesa matura
Sinodo è metodo: è il metodo della comunione nella chiesa, è la pratica ecclesiale della comunione. L’autentica sinodalità è un lungo e profondo cammino di conversione verso “la misura che corrisponde alla piena maturità di Cristo” (Ef 4,13), cammino che esige cambiamenti radicali a livello personale ed ecclesiale. Solo una chiesa che vive la sinodalità è una chiesa matura.
Piero Coda
Discernimento comunitario in una chiesa sinodale
La chiesa del terzo millennio è chiamata, attraverso un processo di discernimento comunitario acceso dallo Spirito, a divenire una chiesa sinodale, ovvero una chiesa del camminare insieme, dell’incontro, dell’ascolto, della compagnia e del servizio, capace di discernere alla luce del vangelo le istanze e le sfide che interpellano l’umanità.
François Cassingena-Trévedy
La chiesa nella notte
Spetta a noi preservare oggi la fede, la fede notturna e nuda, da una triplice riduzione: dalla sua riduzione a un discorso mitologico, per quanto rassicurante; dalla sua riduzione a un discorso moralizzante, per quanto edificante; dalla sua riduzione a un discorso umanitario, per quanto generoso.
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Il terzo uomo
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Il concilio Vaticano II non è un concilio di riforma, ma di instaurazione. Come se quanto precedeva avesse liberato una visione più profonda, cioè più divina e più umana a un tempo, che si potrebbe riassumere con questa formula: Dio è amore ed è permesso essere uomini.
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Contrastare l’odio
Vi è oggi il diffondersi di un’inedita cattiveria che contagia e corrompe il tessuto quotidiano del vivere: forse il mezzo più efficace per contrastare l’odio è la saggezza, quella capacità di riconoscere il bene comune qui e ora che ricorda la lezione della storia e sa che l’odio non paga mai.
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Silvano dell’Athos, testimone della speranza
Nel suo cammino di conoscenza del proprio peccato e di esperienza dell’amore infinito di Dio, Silvano ha reso testimonianza alla speranza cristiana… Forse per questo il suo canto è così puro: parla dell’invincibile speranza della resurrezione, respirando la morte dei senza speranza. Gli uomini sono assetati di questa parola, l’unica di cui presentono la verità.
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In ascolto di papa Francesco
Francesco ha provocato uno slancio di ritorno al vangelo, ha fatto rinascere un bisogno di vivere la fede soprattutto facendo riferimento al vangelo prima di ogni altra dottrina o spiritualità. Ma resta la domanda: noi siamo capaci di dare il primato al vangelo che è Gesù Cristo in tutto ciò che preghiamo, viviamo, sentiamo, operiamo in questo mondo nella compagnia degli uomini?
Testi cristiani cinesi antichi
Sulla via del Dio unico
Il punto essenziale e fondamentale sottolineato da questo testo, e che differenzia il cristianesimo dal buddhismo e dal taoismo, è la salvezza come risultato della fede in Dio: l’uomo non raggiunge la salvezza o l’immortalità da sé stesso, ma liberato dalla sua condizione di peccato è salvato per la grazia dell’intervento divino, cioè grazie alla morte e resurrezione di Cristo.
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L’impegno ecumenico di Giovanni XXIII
“L’indimenticabile papa Giovanni XXIII, con evangelica chiarezza, impostò il problema dell’unione dei cristiani come semplice conseguenza della volontà dello stesso Gesù Cristo, affermata più volte, ed espressa in modo particolare nella preghiera del Cenacolo, alla vigilia della sua morte” (Giovanni Paolo II).